INTERROGAZIONE n. 81 del 20/09/2022
Sull’attività relativa ai Registri Tumori della Regione Calabria istituiti con Legge regionale 12 febbraio 2016, n. 2.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- sia il Piano europeo contro il cancro (febbraio 2021) che il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 (PNP) sottolineano la centralità e la fondamentale rilevanza della prevenzione e della diagnosi precoce;
- dai dati dell’ultimo rapporto AIOM-AIRTUM “I NUMERI DEL CANCRO IN ITALIA 2021”, pubblicato ad ottobre 2021 sul sito del Ministero della Salute e presentato all’Istituto Superiore di Sanità, emerge che i tumori – nel 2021 – siano stati la causa di morte per 100.200 uomini e 81.100 donne benché si registri una riduzione dei tassi di mortalità di circa il 10% negli uomini e dell’8% nelle donne tra il 2015 e il 2021;
- sempre nel citato report AIOM-AIRTUM, la Rete nazionale dei registri dei tumori, dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione rappresenta uno strumento fondamentale nella lotta contro il cancro, e che per realizzarla sono stati stanziati tre milioni di euro da ripartire fra le Regioni per la creazione dei registri regionali dei tumori, che alimenteranno la Rete nazionale;
Considerato che - la legge 22 marzo 2019, n. 29, istituisce e disciplina la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza nonché il referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione che, attraverso la raccolta, lo scambio, l’analisi e lo studio dei dati si propone, in particolare, finalità di “prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell'assistenza sanitaria” (lett. b, comma 1, articolo 1) nonché ulteriori obiettivi tesi alla promozione ed al progresso della ricerca, alla sorveglianza epidemiologica, al monitoraggio dei fattori di rischio su tutto il territorio nazionale;
- seppure in attesa di ulteriori provvedimenti di attuazione da parte dello Stato, le Regioni sono chiamate ad assicurare con la massima tempestività, efficienza e sistematicità l’invio dei dati anche attraverso una gestione corretta dei registri tumori;
Atteso che - la Regione Calabria ha istituito il registro tumori della popolazione con legge regionale 12 febbraio 2016, n. 2, la quale prevede nello specifico: a) la creazione della Rete dei registri tumori, per come individuati nella DGR n. 289 del 25 marzo 2010 e nello specifico Cosenza/Crotone, Catanzaro/Vibo Valentia e Reggio Calabria nonché le sub articolazioni di Vibo Valentia e Crotone (articolo 1);
b) il Centro di coordinamento dei Registri tumori con compiti di supporto per l’accreditamento all’AIRTUM dei registri e di interventi ed azioni rivolte alla prevenzione, diagnosi e studi relativi all’impatto sull’ambiente del cancro (articolo 2);
c) l’adozione di un regolamento regionale, in particolare per disciplinare il trattamento dei dati, nel rispetto della normativa vigente in materia (articolo 3);
Posto che - Sulla base dei dati rilevati dal sito AIRTUM, delle informazioni e delle ricerche effettuate, nonché del confronto con gli operatori del settore emergono, all’interno della Regione Calabria, diverse e preoccupanti criticità nel sistema di gestione dei registri che di seguito si riportano: a) disomogeneità nella raccolta dei dati da parte dei referenti dei registri delle Asp preposte;
b) non operatività del Centro di coordinamento regionale;
c) mancata adozione del regolamento regionale, fondamentale per la gestione ed il trattamento di dati sensibili;
d) difficoltà nel reperimento e nella gestione dei flussi informatici di anatomia patologica e dei dati di mortalità;
- I Registri tumori consentono di ottenere indicatori certi e che l'individuazione del tasso di prevalenza e di incidenza delle neoplasie può permettere di pianificare interventi preventivi, tuttavia, i dati relativi alla Regione Calabria vengono per lo più trasmessi con un ritardo che li rende sostanzialmente non idonei ad essere utilizzati per le finalità di prevenzione per cui sono stati istituiti i registri. Per quanto sopra esposto, considerata l’estrema delicatezza e importanza della tematica in questione, nell’ottica della salvaguardia della salute pubblica,
Per sapere:
se - il Presidente della Giunta regionale, anche in qualità di Commissario alla Sanità, sia a conoscenza di quanto evidenziato e se ritenga di dover intervenire urgentemente per rendere pienamente operativo il Registro regionale dei tumori;
- quali iniziative intenda intraprendere per rendere trasparenti, efficienti, nonché tempestive le attività dei centri che operano a livello provinciale all’interno delle Aziende Sanitarie calabresi.

Allegato:

20/09/2022
F. LAGHI